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Il nostro olio extravergine di oliva
"Olea prima omnium arborum est"
Se si pensa all’Italia e ai suoi paesaggi, insieme a vaste distese di vigneti, colline e borghi, non si può
non notare l’argenteo mantello che si distende da nord a sud per tutta la nostra penisola.
L’albero dell’olivo da millenni è il simbolo della cultura mediterranea e di uno stile di vita sinonimo di
salute e buon vivere.
1200 piante di olivo si estendono nei giardini di Villa degli Olivi,Collina dei Fiori, Casale il Trecento e Villa Giotto.
Il nostro nonno, Luigi Capannini, ci ha insegnato il rispetto e la devozione verso questi alberi da frutto
e la pazienza di saper accettare quello che le stagioni ci donano senza alterarne i ritmi.
Ad ottobre inizia la raccolta esclusivamente manuale delle olive e tutta la famiglia si raduna nei campi per intere settimane.
A fine giornata, ogni giorno il raccolto viene portato al frantoio dove viene immediatamente spremuto a
freddo per non alterare il gusto e i profumi.
Durante tutto l’anno vengono usati per la concimazione, solo prodotti biologici e non invasivi per la
tutela del terreno, delle piante stesse, degli animali e del consumatore.
Durante il vostro soggiorno avrete la possibiltà di assaggiare il nostro prodotto e camminare negli
oliveti per vivere a pieno un’esperienza tipica nella campagna toscana.
“Da secoli l’olio d’oliva fa sì che le popolazioni che lo utilizzano abbiano una salute migliore.”
“Da secoli l’olio d’oliva fa sì che le popolazioni che lo utilizzano abbiano una salute migliore.”
Benefici dell'olio extravergine di oliva
Tra i benefici di un’alimentazione ricca dell’azione antiossidante antinfiammatoria dell’olio extravergine di oliva sono troviamo i seguenti:
- Aumenta la capacità della pelle di trattenere idratazione
- Riduce il “colesterolo cattivo"
- Aumenta il “colesterolo buono"
- Aiuta l’assorbimento intestinale
- Aiuta l’attività della cistifellea
- Minori probabilità di calcoli alla cistifellea
- Abbassa la pressione sanguigna
- Diminuisce la secrezione gastrica acida nelle ulcere
- Stimola la secrezione del pancreas
- Aiuta lo sviluppo delle ossa nei bambini
- Previene l’osteoporosi
- Diminuisce i livelli di glucosio nei diabetici
- Riduce il rischio di cancro alla prostata e riduce il rischio di tumore al seno.
La Storia dell'Olio
L’Italia è uno dei più grandi coltivatori e consumatori di olio di oliva e la storia di questa pianta si perde nella notte dei tempi. La pianta di olivo ci dona uno degli ingredienti più preziosi della cucina mediterranea e fa da sempre parte dell'immaginario umano,tanto che se ne ravvisano già le prime tracce in tempi antichissimi. Gli antichi re venivano consacrati tramite l’unzione, versandogli sul capo proprio l’olio di oliva, il più prezioso dei liquidi. Così fu unto 3000 anni fa Davide re d’Israele e i rami di ulivo venivano infatti agitati dai fedeli in presenza di Gesù, segno manifesto e simbolico di riconoscimento e accoglienza. Facendo un passo indietro, racconta il mito che Zeus, volendo dare un sovrano ad Atene e all'Attica, propose una gara agli dei: la sovranità sarebbe stata assegnata al dono più utile. Alla fine rimasero due soli concorrenti: Atena che offrì al giudizio di Zeus l'olivo, e Poseidone, che si presentò con un cavallo bianco. Vinse Atena, portatrice di un simbolo di pace, a dispetto del dono di Poseidone, emblema della guerra. I Romani, a loro volta, fregiano l'olio di un'ulteriore virtù, quella medicamentosa. L’importanza di questa funzione fa sì che in epoca romana la coltivazione dell’olivo trovi enorme sviluppo in tutti i territori dell’impero. Il pregiato prodotto attraversa i secoli successivi, parallelamente alla storia dell'umanità, fino ad arrivare al Medioevo in cui i monaci cistercensi e benedettini iniziarono a piantare gli olivi intorno alla loro abbazie, selezionando le cultivar più adatte e cercando di far rivivere una cultura di pregio e l’economia agricola, devastata dalle guerre dei secoli precedenti. Il Settecento vede nascere una vera e propria catalogazione dell'ulivo e dei suoi frutti, classificati a seconda della provenienza geografica. L'economia in continua crescita ne incentiva la coltivazione, e la fama dell'"oro giallo" si espande, raggiungendo così la maggior parte dei Paesi europei. La qualità del prodotto italiano inizia ad essere riconosciuta, ed è proprio nel Settecento che la Toscana affina le proprie doti olivicole, estendendone al massimo la coltivazione. Oggi, la valenza nutrizionale dell'olio è stata notevolmente rivalutata; merito del successo globale della cucina mediterranea, che fa della sua presenza a tavola uno dei caratteri distintivi. L'olio d'oliva diventa, così, un fenomeno italiano di successo in tutto il mondo.